Progetto |
La difficile realtа degli autori di reati sessuali rappresenta ormai un preciso campo di impegno dell’Associazione che, a partire dal 2003, interviene a supporto dei loro percorsi di riabilitazione presso la Casa Circondariale di Prato. |
Partnership |
Casa Circondariale di Prato; Comune di Prato; Garante comunale dei diritti dei detenuti di Prato; Regione Toscana; Universitа di Siena e di Firenze; Ministero della giustizia; Cesvot; Tavola Valdese |
Attivazione |
2003 |
Stato |
Attivo |
L’Associazione ha iniziato questo impegno collaborando con la Casa Circondariale di Prato, il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria della Toscana, l’Università di Siena ed il Ministero della giustizia, per la realizzazione del Progetto pilota “In.Tra.For.Wolf.”, partito nel dicembre 2003 e rivolto, in particolare, agli autori di reati sessuali a danno dei minori (pedofilia).
L’Associazione ha partecipato al progetto con interventi concernenti: l’alfabetizzazione, la lettura creativa, le tecniche di rilassamento, le tecniche audiovisive e musicali, con l’obiettivo di offrire alle persone detenute elementi per rafforzare le loro capacità riflessive, in modo da comprendere il danno causato alle vittime ed ai loro familiari e promuovere un deciso cambiamento delle condotte e degli stili di vita individuali. Per la conduzione delle iniziative previste l’Associazione ha beneficiato anche di un finanziamento ad hoc del Cesvot, a valere sui Bandi Innovazione.
L’Associazione ha continuato ad operare nell’ambito della riabilitazione degli autori di reati sessuali detenuti a Prato, anche dopo la conclusione del Progetto pilota, in collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale. Ha sostenuto i gruppi di esperti che si sono nel tempo avvicendati (soprattutto dal 2008 al 2012), tra cui un supervisore scientifico della Facoltà di Psicologia di Firenze ed un Esperto pedagogista coinvolto nell’osservazione dei detenuti e direttamente nel Gruppo di Osservazione e Trattamento, quest’ultimo ancora oggi attivo. Ha effettuato, e tuttora realizza, molteplici iniziative corsistiche per consolidare e migliorare le abilità sociali e culturali dei detenuti presenti. Si tratta di percorsi effettuati dal 2009 in poi, finanziati dal Comune di Prato e, in particolare nel corso del 2014-2015, anche dalla Tavola Valdese, attraverso il contributo “Otto per Mille”. Le attività effettuate hanno riguardato: percorsi per il consolidamento delle abilità sociali di ascolto e conversazione; percorsi di autobiografia; percorsi per il consolidamento delle abilità riflessive; percorsi di orientamento al lavoro; percorsi di avvicinamento all’arte; percorsi di lingua inglese.
Questo impegno, condiviso anche dal Garante comunale per i diritti dei detenuti di Prato, si inserisce in un contesto penitenziario particolarmente difficile che, soltanto nella Casa circondariale di Prato, conta mediamente 70-80 detenuti presenti, fortemente esposti a processi di stigmatizzazione per i reati loro ascritti, anche da parte degli altri detenuti presenti.
L’ Associazione partecipa, inoltre, al difficile processo di reinserimento sociale di queste persone detenute mettendo a disposizione anche borse lavoro.