La Regione Toscana riconosce ai soggetti del Terzo Settore un ruolo centrale nelle politiche sociali regionali, poiché concorrono ai processi di programmazione regionale e locale e, ciascuno secondo le proprie specificità, partecipano alla progettazione, attuazione ed erogazione degli interventi e dei servizi del sistema sociale integrato. Talune attività in materia sociale, poste in essere da associazioni, società, organismi ed enti pubblici e privati senza fini di lucro, possono contribuire alla realizzazione degli obiettivi contenuti negli atti regionali di programmazione sanitaria e sociale, garantendo il processo di integrazione promosso dal Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale (PSSIR) 2018-2020 (approvato dal Consiglio regionale con la deliberazione 9 ottobre 2019, n. 73).
In considerazione dell’emergenza epidemiologica in atto a livello nazionale e nell’ottica di applicazione e sviluppo del principio costituzionale di “sussidiarietà orizzontale”, la Regione Toscana intende perseguire i seguenti obiettivi:
• attivare/potenziare attività straordinarie di supporto rivolte alle comunità locali, alle famiglie e agli individui in situazione di vulnerabilità personale, sociale ed economica, particolarmente aggravate dalla situazione di isolamento per l’emergenza Covid-19 ;
• rafforzare azioni innovative e coordinate sul territorio regionale in grado di rendere maggiormente efficaci gli interventi attivati per fare fronte alla fase emergenziale e per la gestione del peggioramento delle condizioni di fragilità delle persone in difficoltà.
In questo particolare contesto, con decreto dirigenziale n. 13890 del 31/08/2020, la Regione Toscana ha concesso all’Associazione Volontariato Penitenziario un contributo per le attività svolte al fine di fronteggiare le conseguenze determinate dall’emergenza sanitaria da Covid -19.
Il contributo reso disponibile dalla Regione Toscana ha supportato, in piena emergenza sanitaria, alcune delle principali attività realizzate dall’Associazione Volontariato Penitenziario di Firenze a favore delle persone in esecuzione penale detentiva e alternativa alla detenzione.
In particolare, è stato possibile dare prosecuzione ad alcune iniziative volte ad assicurare l’accoglienza di persone in misura premiale e alternativa al carcere presso il Centro diurno Attavante di Firenze e la prosecuzione degli studi universitari presso le strutture penitenziarie di Prato e di Firenze Sollicciano.
Nell’ambito delle Spese per farmaci, alimentari, beni di necessità, sono stati effettuati acquisti relativi a generi alimentari, a generi per l’igiene o sanificanti, a farmaci da banco o a piccole attrezzature e cancelleria, utilizzati sia presso il Centro diurno Attavante, rimasto aperto anche durante il primo lockdown, o distribuiti a quanti ne avessero necessità, raggiunti anche a domicilio.
Tra queste spese è da inserire anche l’acquisto di una impastatrice resasi necessaria presso la Casa circondariale di Prato nel periodo di piena pandemia e finalizzata alla prosecuzione dei laboratori formativi interni di cucina.
Contestualmente sono state effettuate spese per Servizi telefonici dedicati, trasporto verso servizi del territorio, presidi sanitari o verso strutture di accoglienza, nello specifico si è trattato di spese per trasporti urbani finalizzati allo spostamento di persone permessanti o in misura alternativa o all’accompagnamento di queste persone da parte di volontari dell’Associazione.
Infine, nell’ambito degli Acquisti tecnologici, l’Associazione ha potuto acquistare attrezzature informatiche che hanno potenziato, soprattutto nel prolungato periodo di pandemia, la possibilità per gli studenti detenuti della Casa circondariale di Prato di sostenere esami da remoto e di sviluppare colloqui a distanza con i familiari. Le nuove attrezzature, compresi software per specifiche attività, sono stati inseriti presso il Centro diurno Attavante di Firenze, presso la Sede dell’Associazione e, soprattutto, presso la Casa circondariale di Prato, sede principale del Polo universitario penitenziario.